Maioliche d’arte

Anche nelle maioliche d’arte realizzate nel 2017 e nel 2018 a Deruta compare al centro una fascia verticale coerente con le attuali ricerche di Giovanni Carpentieri.

“I PIATTI” Maioliche d’Arte di Giovanni Carpentieri

Già dall’inizio del 2015 Giovanni Carpentieri pensava di realizzare dei piatti in maiolica inserendo in essi, con moderne tecnologie, sia particolari presi da sue opere che forme
appositamente create al computer e di questo progetto ne aveva parlato a
Castelli con l’amico Giancarlo Sciannella purtroppo prematuramente scomparso nel 2016..
Per la realizzazione di questo progetto è stato fondamentale la conoscenza, a Deruta, di Nicola Boccini, giovane e moderno artista della ceramica,
Sono nati così i “PIATTI” nei quali “convergono” parti delle opere di Carpentieri di cinquanta, quaranta anni fa, le moderne tecnologie e il supporto di maiolica fatta a mano da esperti
artigiani.
Forme e colore di queste maioliche possono perfettamente inserirsi sia in una casa medievale come in una abitazione ultramoderna.

Queste maioliche, grazie all’Amministrazione Comunale di Castelli e a Raffaello Di Simone, appassionato cultore di questa antica arte, sono state esposte al Museo della Ceramica di Castelli dal 1 luglio al 15 agosto del 2018.

Durante la permanenza a Castelli realizza tre documentari disponibili su Youtube Giovanni Carpentieri: “CASTELLI, IL LICEO ARTISTICO GRUE E LA COLLEZIONE D’ARTE”; “CASTELLI IL MUSEO DELLE CEMICHE” e “CASTELLI IL PRESEPE MONUMENTALE”.

“PIATTI” nello studio “Natura Coelestis” di Giovanni Carpentieri a Calcata (VT). I “Piatti” hanno un diametro di 40 centimetri e possono essere poggiati o appesi. Ogni piatto (multiplo di tre), è firmato e numerato.

I “PIATTI” di Giovanni Carpentieri in mostra al Museo della Ceramica di Castelli (TE) – Luglio-agosto 2018.
Sono collocati nell’antico forno dell’edificio dove ora si trova questo bellissimo piccolo MUSEO DELLA CERAMICA che raccoglie prestigiose opere in maiolica di alta qualità realizzate fin dal Rinascimento per committenti di alto rango.

I “PIATTI” di Giovanni Carpentieri all’interno della Residence “IL PALAZZO” e tra le stradine e le case del borgo medievale di Santo Stefano di Sessanio (AQ) nel Parco Nazionale del Gran Sasso e dei Monti della Laga.

“Il cerchio e il quadrato”
Mostra-installazione al Centro Culturale Maitri di Calcata dal 28 maggio al 10 luglio 2022.
Curatrice Annita Cardile.

L’installazione è posta in un ambiente antico di secoli, forse arcaico, uno di quei innumerevoli locali che ancora oggi esistono al di sotto del suolo di calpestio di questo bellissimo borgo medievale.
I media, gli elementi dell’installazione, sono i piatti di Giovanni Carpentieri poggiati su una base quadrata. E’ un tentativo di armonizzare lo spirito con la materia, una specie di rinascimentale coincidenza degli opposti. L’uomo vitruviano, considerato l’essere umano collegato al divino, è inscritto in un quadrato e inserito in un cerchio.
Quest’ultima forma geometrica è simbolicamente vista come elemento di collegamento tra il principio e la fine mentre il quadrato è considerato l’arresto del dinamismo e il simbolo della terra.
Nei piatti, all’interno della cornice nera, che pur chiudendo esalta il contenuto, vi sono forme prese da precedenti ricerche, segni e colori raccolti in una fascia centrale significativa.
Nell’installazione c’è la volontà di realizzare un’opera che possa esprimere un’idea costruttiva e non distruttiva della vita e dell’arte nella speranza che il visitatore individui un collegamento armonico tra cielo e terra e riconosca un’idea di una certa bellezza che cerca di opporsi al linguaggio quasi sempre drammatico, forse anche a ragione, dell’arte di oggi.

Immagini digitali studiate come base per “piatti” di maiolica mai realizzati.
Dalla serie di immagini digitali “Il letto disfatto” del 1917.

.